Terapia genica con AAV2-GAD per la malattia di Parkinson avanzata


Il trasferimento genico dell'enzima GAD ( decarbossilasi dell’acido glutammico ) e altri metodi che modulano la produzione di GABA nel nucleo subtalamico migliorano la funzione dei gangli basali in modelli animali di parkinsonismo.

È stato condotto uno studio per valutare l’effetto della somministrazione bilaterale di AAV2-GAD nel nucleo subtalamico rispetto alla chirurgia simulata in pazienti con malattia di Parkinson in fase avanzata.

Pazienti di età compresa tra 30 e 75 anni con malattia di Parkinson progressiva e responsiva alla Levodopa e un punteggio motorio alla scala UPDRS ( unified Parkinson's disease rating scale ) notturno in assenza di farmaci uguale o superiore a 25 sono stati arruolati in questo studio in doppio cieco, di fase 2, randomizzato e controllato, condotto in 7 Centri statunitensi nel periodo 2008-2010.

Il fallimento della infusione o il posizionamento della punta del catetere oltre una predefinita zona bersaglio hanno portato all’esclusione dei pazienti prima di svelare le analisi di efficacia.

La principale misura di esito era il cambiamento a 6 mesi, rispetto al basale, nella valutazione in doppio cieco del punteggio motorio UPDRS in assenza di trattamento.

Dei 66 pazienti valutati per l’eleggibilità, 23 sono stati assegnati in maniera casuale a chirurgia simulata e 22 a infusioni di AAV2-GAD; di questi, 21 e 16, rispettivamente, sono stati analizzati.

All’endpoint a 6 mesi, il punteggio UPDRS per il gruppo AAV2-GAD è diminuito di 8.1 punti ( p inferiore a 0.0001 ) e di 4.7 punti nel gruppo chirurgia simulata ( p=0.003 ).

Il gruppo AAV2-GAD ha mostrato un miglioramento significativamente maggiore dei punteggi UPDRS basali, rispetto al gruppo chirurgia simulata, nel corso dei 6 mesi dello studio ( RMANOVA, p=0.04 ).

Un evento avverso grave si è manifestato entro 6 mesi dalla chirurgia; questo caso di ostruzione intestinale si è verificato nel gruppo AAV2-GAD, non è stato attribuito al trattamento o alla procedura chirurgica e si è risolto completamente.

Altri eventi avversi sono risultati lievi o moderati, probabilmente correlati alla chirurgia e risolti; i più comuni sono stati mal di testa ( 7 pazienti nel gruppo AAV2-GAD vs 2 nel gruppo chirurgia simulata ) e nausea ( 6 vs 2 ).

In conclusione, efficacia e sicurezza della infusione bilaterale di AAV2-GAD nel nucleo subtalamico supportano l’ulteriore sviluppo di tale terapia per la malattia di Parkinson e mostrano la possibilità di utilizzare la terapia genica per i disturbi neurologici. ( Xagena2011 )

LeWitt PA et al, Lancet Neurol 2011; 10: 309-319

Neuro2011 Chiru2011



Indietro

Altri articoli

Nella malattia di Parkinson il beneficio della terapia con Levodopa diventa meno marcato nel tempo, forse perché la degenerazione dei...


La perdita dei neuroni dopaminergici nella malattia di Parkinson porta ad un ridotto input GABAergico inibitorio al nucleo subtalaminico.Uno studio,...


Le anomalie motorie della malattia di Parkinson sono causate da alterazioni nell’attività dei gangli basali, tra cui la disinibizione...